Il Tiro a Segno, come quasi tutte le attività sportive, trae le sue origini dalla pratica militare. La naturale competitività dell'uomo trovava sfogo nell'esibizione della propria abilità nelle arti marziali. Esempi letterari di Tiro a Segno si hanno nell' Odissea, nella leggenda di Robin Hood ed in quella di Guglielmo Tell.
Attualmente tiro a segno indica l'attività di tiro ad un bersaglio di carta o elettronico, con armi da fuoco o ad aria, distinguendosi così dalle discipline del Tiro con armi lunghe e corte, nel tiro a volo o con bersagli fissi, e del Tiro con l’Arco.
Nella ns. regione ed in particolare in Alto Adige il tiro a segno affonda le sue radici nelle tradizioni popolari ed in particolare nell’istituzione degli Schuetzen che sin dai tempi d’Andreas Hofer hanno vigilato in armi sulla sicurezza di paesi e popolazioni.
In Italia le prime società di tiro a segno nascono nella seconda metà dell'ottocento sulla spinta di iniziative ispirate da Giuseppe Garibaldi. Nel corso degli anni le varie società prendono la forma di vere e proprie società sportive. Nascono, così, i TSN (Tiro a Segno Nazionale) che assumono il duplice compito di favorire e sviluppare la pratica sportiva e ludica del tiro, oltre a svolgere il compito istituzionale dell'abilitazione e dell'addestramento di tutti i non appartenenti ai corpi armati dello stato (es. guardie giurate, polizie locali).
A Bolzano, intorno agli inizi degli anni ’30, viene costruito un poligono di tiro per soddisfare le esigenze addestrative delle Forze Armate presenti sul territorio. Il poligono è realizzato nella zona di San Maurizio nella sua attuale collocazione ed è ultimato nel 1932 con una cerimonia d’inaugurazione alla presenza dell’allora Duca di Pistoia.
Con l’avvento del Fascismo il Tiro a Segno passa sotto il controllo della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale ed alla sua conduzione viene chiamato il Maresciallo della Milizia Confinaria Achille Tani mentre la presidenza viene assunta da certo Maggiore Tassoni, ufficiale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale.
Negli oltre 60 anni che intercorrono dalla fine della II° Guerra Mondiale ad oggi il poligono di Bolzano ha conosciuto giorni felici ma anche infausti sopravvivendo solo grazie all’impegno ed alla passione delle persone che si sono avvicendato nella sua conduzione. Logicamente anche le sue infrastrutture hanno subito modifiche, miglioramenti e restauri nel corso degli anni per le esigenze dei Reparti Militari e civili.
Il periodo di massimo fulgore sportivo per la Sezione bolzanina del Tiro a Segno va datato da metà degli anni 70 a metà del decennio successivo. In quel periodo molti dei suoi atleti e tiratori, tra i quali Franco Berti, Benito Tani, Karl Gamper, Karl Kasseroler, Christina Obrist, Anna Scalzotto, Walter Vaia, Antonio Endrizzi, e Gianni Scipioni, eccellevano in campo Nazionale ed Internazionale mietendo vittorie ed importanti risultati sportivi. La figura di maggior spicco chiamata a vestire i colori bolzanini è stato Giuseppe De Chirico, sottufficiale dell’Esercito Italiano, atleta nazionale ed olimpionico a Monaco di Baviera dove si aggiudicò il 4°posto nella specialità CLT.
Dal 1970 un ulteriore impulso agonistico nelle discipline olimpiche di pistola e carabina a 10 e 50 metri UITS e nelle gare sportive dello Sudtiroler Sportschutzenverband sono state dati dagli atleti agonisti Volcan Erwin, Dalla Bruno Luigi, Mittempergher Pier Lorenzo, Menapace Dino, Strafella Gaetano, Rossi Claudio, Surace Arnaldo, Prospero Bruno e Perathoner Osvaldo che con i loro risultati agonistici hanno portato la Sezione TSN di Bolzano ad essere una delle prime classificate in Italia per meriti sportivi.
La Sezione di Tiro a Segno Nazionale di Bolzano dal 1980 gestisce con i propri allenatori e tecnici Federali FISI tra cui, Benito Tani, Zelger Engelber, Curtaz Fabrizio e Berton Marco tutta l'attività tecnica inerente le armi e le munizioni degli atleti olimpici della Nazionale Italiane di Biathlon gruppo A e B conquistando risultati di massimo rilievo agonistico della gare nazionali ed internazionali.
Nel 2016 l'Unione Italiana di Tiro a Segno ha fregiato con due medaglie d'oro gli atleti Scipioni Gianni e Mumelter Carlo per 50 anni di anzianità e dedizione al Tiro a Segno e per i loro meriti sportivi agonistici nelle discipline del tiro.
Grazie a questi prestigiosi risultati il palmares della Sezione UITS di Bolzano si fregia di una medaglia d’oro di Benemerenza del CONI e di tre stelle al merito sportivo sempre del Comitato Olimpico Nazionale rispettivamente d’oro, d’argento e di bronzo.
La Sezione di Tiro a Segno Nazionale di BOLZANO ha sede legale in Via San Maurizio 56, situata all'interno dell'area Demaniale dello Stato Poligono di Tiro Militare di San Maurizio per una superficie di mq 24.232, controllata in base al regolamento Militare dal Reparto Comando e Supporti Tattici di Bolzano, è un l’organismo a base associativa, senza scopo di lucro, dotata di personalità giuridica, istituita per il perseguimento degli scopi istituzionali stabiliti dal codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66; dal testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90; dalla legge 18 aprile 1975, n. 110; dal regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 e dal regio decreto 6 maggio 1940, n. 635.
La Sezione TSN, ai sensi dell’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e sulla base della deliberazione del Consiglio Nazionale del CONI n. 1367 del 6 dicembre 2007, svolge, altresì, come associazione sportiva dilettantistica, in regime di affiliazione con l’UITS e sulla base delle direttive della stessa, attività sportive agonistiche, amatoriali e promozionali ai fini della pratica dell’attività sportiva del tiro.
La Sezione, oltre alle attività ludiche, svolge, con il coordinamento e vigilanza dell’Unione Italiana Tiro a Segno Ente Pubblico dello Stato, nonché sotto il controllo dei Ministeri della Difesa e dell’Interno, per i profili di rispettiva competenza, anche e soprattutto, importanti compiti istituzionali previsti dalle vigenti norme di legge.